FRANKESTEIN ALL'ITALIANA (1975) di Armando Crispino

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  1. cinemaitaliano
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    Armando Crispino (1924 - 2003), un laureato in legge di Biella che emigra a Roma e si dedica al cinema, prima come critico, poi come regista, si ricorda soprattutto per L’etrusco uccide ancora (1972) e per Macchie solari (1974). Regista di mestiere, molto adatto per il genere horror di cui è capace di rispettare tutte le convenzioni e gli stereotipi. Frankenstein all’italiana, rieditato nel 1976 come Prendimi, straziami che brucio di passione, riporta in auge un sottogenere come l’horror comico - grottesco, che in Italia non ha avuto grandi proseliti. Tra i prodotti migliori ricordiamo Tutti defunti tranne i morti (1977) di Pupi Avati, L’esorciccio di Ciccio Ingrassia, Il cavalier Costante Nicosia demoniaco, ovvero Dracula in Brianza (1975) di Lucio Fulci, Io zombo tu zombi lei zomba (1979) di Nello Rossati, Dottor Jekyll e gentile signora (1979) di Steno, Fracchia contro Dracula (1985) di Neri Parenti… l’elenco non è esaustivo. Il sottogenere è più britannico e statunitense, ma i registi italiani - nei rari casi in cui hanno praticato la strada dell’horror comico - hanno sempre dato un taglio grottesco e spesso erotico, come marchio di fabbrica nostrano...[segue]

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